top of page
Cerca
  • wellnesswarriors

Come (e perchè) il sapone fai-da-te


"Gli esseri umani, che cercano il proprio utile sotto la guida della ragione, non possono bramare per sé niente che non sia utile anche per gli altri"

Spinoza, Etica

"Do It Yourself (DIY)": non si tratta di uno dei tanti slogan di fine '80, ma di una vera e propria cultura, alla quale, dal bordo dell'essere ancora umani/e/u, sentiamo di appartenere tanto quanto apparteniamo alla vita. Alla sua epoca, è stato lanciato quasi come un invito al primitivo, proprio nei cuori delle città più d'avanguardia, nel pieno della "metropolizzazione" della vita, esasperata dall'ormai vintage paradigma "produci-consuma-crepa" e dalle perverse forme di dipendenza da esso prodotte.


Autoprodurre oggi saponi che non contengono additivi chimici e non sono testati sugli animali, con oli vegetali naturali, è una scelta etica nel senso più puro e semplice della parola.


Nulla di ciò che si può fare in casa è un'impresa difficile, basta seguire bene le istruzioni, fare un po' di pratica, aspettare il giusto tempo di maturazione.



La qualità di un sapone dipende, prima di tutto, dalla combinazione degli oli e dei grassi. Poi dovete sapere calcolare la quantità di liquido e di soda caustica che vi occorre e che è determinata dal tipo di grassi scelti.

Conoscere gli ingredienti e combinarli in modo da sfruttarne le proprietà è l'obiettivo principale di chi fa il sapone.

Un altro passaggio fondamentale è determinare l'esatta quantità di soda che servirà a trasformare i vostri oli in sapone.

Partite da una ricetta e provate a modificarla, ricalcolando la soda ogni volta che cambiate la composizione o il peso dei grassi. prendete sempre appunti, per avere una panoramica completa dei vostri esperimenti e abituatevi a lavorare con lotti di sapone da un chilo di grassi alla volta.


Scegliere e combinare i grassi

Fatta eccezione per l'olio di oliva, evitate di usare un solo grasso nel vostro sapone. L'unione fa la forza e una miscela bilanciata di grassi produce un sapone ricco e versatile. Bilanciate grassi saturi (solidi a temperatura ambiente) e grassi insaturi (liquidi a temperatura ambiente) perchè i primi danno un sapone compatto mentre i secondi lo arricchiscono, rendendolo elastico e piacevole al tatto. L'unico grasso insaturo che produce un sapone molto compatto dopo un'adegua stagionatura è l'olio d'oliva. I nutrienti (jojoba, avocado, karitè ecc.) possono cambiare la qualità del vostro sapone. Usatene da un minimo del 3 a un massimo del 10 per cento e ricordatevi che alcuni oli possono scatenare reazioni allergiche in persone sensibili.


Calcolare al soda

A determinare la quantità di soda caustica sono due variabili: il peso e la varietà del grasso che si sceglie; questo avviene perchè ogni grasso ha un suo peso specifico coefficiente di saponificazione. I coefficienti di saponificazione sono valori che indicano la quantità di soda caustica che serve per saponificare un grammo di un determinato grasso. La quatità di soda per trasformare comkpoletamente un grasso in sapone si calcola dunque moltiplicando il coefficiente di saponificazione (Sap) per il peso del grasso espresso in grammi; quando la ricetta prevede più grassi è necessario trovare la quantità di soda per ciascuno e poi fare la somma finale.


Scontare la soda

Si ricorre allo sconto della soda per lasciare nel sapone uina parte di grasso non saponificato che lo rende più gentile con la pelle. Gli sconti della soda più usati vanno dal 5 all'8 per cento, con alcune preferenze: il 5 e il 6 sono sconti adatti a saponi da doccia, il 7 e l'8 a saponi per il viso e per gli shampoo. Sconti del 9 sono consentiti solo per saponi supergrassi e superdelicati ma che tendono a irrancidire. I saponi da bucato non hanno mai la soda scontata perchè il grasso libero si attacca ai tessuti e li fa puzzare.


Formula, per calcolare lo sconto della soda:

[Peso oli x valore Sap x (100-sconto) diviso 100]


Per esempio, se nella ricetta sono previsti

750 gr olio d'oliva (Sap 0.134)

200 gr olio di cocco (Sap 0,190)

50 gr olio di ricino (Sap 0,128)

e si vuole scontare la soda del 5 per cento, il calcolo si fa così:

750x0,134=100,5 200x0,190=38 50x0,128=6,4

100,5+38+6,4=144,9

144,9x95:100=137,65 (arrotondato in 136)


Calcolare il liquido

Nel sapone a freddo la quantità di liquido necessaria a sciogliere la soda corrispondente a circa un terzo del peso dei grassi.

Per determinarla basta moltiplicare il peso dei grassi per 0,3. Se il peso dei grassi è 1000g, la quantità di liquido sarà 300.

Per il sapone a caldo questa quantità va sempre aumentata del 25%. Se il peso dei grassi è 1000g, la quantità di liquido sarà 375.


Metodo a freddo

Il metodo a freddo è il sistema più semplice e immediato per preparare il sapone. Il questa tecnica si sfrutta il calore naturale, prodotto dalla reazione tra soda caustica e i grassi, per portare a termine la saponificazione. Questo calore va dunque controllato e soprattutto mantenuto il più lungo possibile perchè possa svolgere il suo compito.

Per ottenere un buon sapone a frddo è necessario:

-pesare con assoluta precisione gli ingredienti

-miscelare grassi e soluzione cvaustica alla temperatura ottimale

-isolare gli stampi nelle prime 24 ore perchè il calore della reazione chimica non si disperda

Materiali da evitare

La soda caustica non va d'accordo con diversi tipi di materiali con i quali reagisce, spesso corrodendoli o danneggiandoli: evitare stampi d'alluminio, stagno, ferro, rame, ghisa, pentole e contenitori ricoperti di materiali antiaderenti e schiume plastiche tipo politirolo.


Stampi

Gli stampi devono avere alcune caratteristiche standard: essere flessibili per permetere al sapone di staccarsi senza rompersi, resistenti a temperature abbastanza alte, non reagire.

Esistono nel commericio stampi speciali per sapone, ma una buona ed economica alternativa sono, per esempio, i contenitri di plastica per conservare gli alimenti in frigorifero. Funzionano bene anche le vaschette per la frutta, della verdura e dei dolci, contenitori cilindrici per patatine e latte basta che non siano rivestiti in foglio di alluminio. Si possono fabbricare cassette di legno grezzo da ricoprire ogni volta con uno strato di carta da forno. Meglio evitare formine di vetro, ceramica, acciaio, terracotta rame e polistirolo.


pH

Il sapone è per natura un prodotto alcalino e non è possibile ottenere dei saponi con pH neutro. Tutti i prodotti detergenti con pH inferiore a 8 sono in effetti sintetici.

Per fortuna la pelle umana tollera fino a 10'5 di pH in effetti è qesto il valore dei saponi industriali. I valori del pH per i saponi fatti a mano, di buona qualità, sono normalmente compresi tra l'8,5 e 10.


FACCIAMO INSIEME UN SAPONE!



-Ingredienti fondamentali:

1Kg di olio d'oliva

128 gr di soda caustica

300 gr di acqua


-Ingredienti facoltativi:

10ml di oli essenziali di lavanda

1 cucchiaino di farina di riso

1 cucchiaio di fiori secchi di lavanda tritati


FASE 1: Preparare l'area di lavoro

Il posto ideale per fare il sapone + la cucina, perchè è a portata di mano tutto quello che vi serve. Importante è coprire il piano di lavoro con vecchi giornali, indossare i guanti e tenere a portata di mano mascherina e occhialini.

FASE 2: Preparare la soluzione caustica

Quando maneggiate la soda, indossate guanti di gomma, occhiali di protezione e specifica mascherina.

In una tazza larga pesate con assoluta precisione la soda caustica. Nella caraffa di pirex pesate l'acqua. Mettete la caraffa sul fondo del lavello, versate poco a poco la soda nell'acqua, mescolando in modo che si sciolga bene.

Attenzione perchè la temperatura della soluzione caustica salirà rapidamente sino a 70°/80°. Riponete il contenitore coperto in un luogo sicuro a raffreddare.

FASE 3: Preparare i grassi

Mettete la pentola di acciaio sulla bilancia e, con assoluta precisione, pesate l'olio. Mettete la pentola sul fornello.

Fate scaldare a fuoco bassissimo, mescolando di tanto in tanto. L'olio non deve scaldarsi troppo.

FASE 4: Preparare gli ingredienti facoltativi

Mentre la soluzione caustica raffredda e il grasso si riscalda, misurare l'olio essenziale di lavanda. In una tazzina mescolare l'olio essenziale con la farina di riso. Tritare finemente i fiori secchi di lavanda.

FASE 5: Versare la soluzione caustica nei grassi

Indossare guanti, mascherina e occhialini, con il termometro a immersione controllate la temperatura dei grassi e della soluzione caustica.

Quando entrambe sono a 45°, versate dolcemente la soda nei grassi, mescolando bene col cucchiaio di legno.

Ora è il momento di passare al frullatore a immersione; fate attenzione agli schizzi e mescolate pochi secondi per volta, alternando pause per controllare lo stato del sapone e per evitare che il motore si scaldi troppo.

FASE 6: Il nastro

Questo è un punto cruciale per tutti i saponai: mentre frullate, il sapone cambierà colore e consistenza, diventando sempre più cremoso. Ad un tratto, togliendo il frullatore e facendo colare un po' la miscela nella pentola, vedrete che resterà in superficie per qualche secondo prima di affondare. Questa traccia è il nastro. Adesso potete aggiungere tutti gli ingredienti facoltativi che avete previsto: posate il frullatore, prendete i cucchiaio e mescolate piano mentre versate l'olio essenziale nel saopne e poi aggiungete i fiori tritati.

FASE 7: Il gel

Dopo aver aggiunto velocemente gli ingredienti facoltativi, versate il sapone fresco nello stampo. Isolate bene con coperte perchè stia caldo. DOpo qualche ora il calore prodotto dalla reazione chimica trasformerà il sapone in una massa traslucida e gelatinosa_ è la cosiddetta fase gel.

Questa è una reazione che avviene quando il sapone è dentro la coperta, ma è molto importante perchè i saponi che non vanno in gel ci cimpiegano più tempo a maturare possono essere meno gentili con la pelle. SE usate stampi piccoli isolateli singolarmente perche il calore si conservi bene e il sapone arrivi al gel.

FASE 8: La stagionatura

Lasciate il sapone coperto nello stampo per 48 ore. Dopo averlo tolto, lasciatelo maturare all'aria in un ambiente asciutto e fresco. La saponificazione di completa nel giro di un paio di settimane, ma la stagionatura ottimale di un sapone di olio d'oliva è di circa 8 settimane. Stagionando il sapone migliora in compatezza, tenuta e delicatezza.


Il sapone è come il vino, come ogni cosa viva aggiungeremmo: più invecchia, meglio è! ;)


70 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page